Report

19 post

Reportage dalla Fiera del Libro per Ragazzi 2023

Pubblicato in Report


È dal 1998 che vado, di riffa o di raffa, alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna, la più grande e bella al mondo (perché posso raggiungerla in bicicletta da casa).Andarci è un'occasione unica per vedere gli stand di editori lontanissimi, Corea, Brasile, Taiwan, Hong Kong ecc.
Quest'anno il paese ospite d'onore è la Grecia, ma il suo stand non era interessante.

IMG 6915
Nel corridoio di ingresso ci accoglie Pikachu
IMG 6916
All'ingresso si trova sempre la mostra degli illustratori selezionati
IMG 6917
IMG 6919
IMG 6920

Suzy Lee (Corea)

instagram.com/suzyleebooks/
Mostra personale dedicata all'opera di Suzy Lee (Corea), con delle tavole bellissime.

IMG 6921
IMG 6922
IMG 6923
IMG 6926

Altri artistз dalla mostra

IMG 6927

Jean Mallard

jeanmallard.com

IMG 6928
IMG 6930
IMG 6932
IMG 6933
IMG 6935

Xu Yalan, China

IMG 6973

Stand Corea del Sud

È sempre il mio posto preferito della fiera

IMG 6994
IMG 6995
IMG 6996
IMG 6997
IMG 6998
IMG 6999 1
IMG 7001
IMG 7002
IMG 7004
IMG 7005
IMG 7006

Planeta Tangerina

Portogallo

IMG 7007
IMG 7008

Ho comprato Zoo di Hong So, Corea

E siccome era presente l'autrice, ho potuto farmelo dedicare da lei!
Leporello con all’interno occhiali a lenti rosse

IMG 7011
IMG 7012
IMG 7014
IMG 7015
IMG 7016
IMG 7017
IMG 7019
IMG 7024
Stand Moomin con delle belle sagome bucate. Bella idea per un allestimento
IMG 7025
IMG 7027
Insieme alla mitica Lucia Catellani
IMG 7028
Insieme alla mitica Giulia Sagramola
IMG 7040
Insieme alla mitica Agnese Baruzzi

Freelance Camp 2022

Pubblicato in Report


Il Freelance Camp è una incredibile festa del lavoro indipendente, una conferenza informale come piace a me: un momento ascolti un talk, un momento dopo giochi a basket contro dei bambini, il momento ancora dopo incontri qualcunə che ama il Bollettino Boshi.
Grazie Freelance Camp.

Questo contenuto è apparso anche su Instagram.

Un grafico allo UX day 2022

Pubblicato in Report


Due settimane fa siamo tornati a Faenza invitati dal Grusp al nuovissimo evento UX DAY, dedicato, indovina un po’, alla progettazione dell’esperienza utente e al design.

Abbiamo visto dei talk super interessanti, incontrato bella gente, tra cui innumerevoli designer.

Fullo 2
La presentazione del Grusp
Con Chiara Scesa 2
Con Chiara Scesa e il suo team
Noi due mascherati 2
Io e Cami mascherati

Claudio Postinghel, ha parlato di alcune soluzioni per allineare un team di designer, sviluppo, marketing, copy e fornendoci anche alcune dritte interessanti su come organizzare i frame nei file di Figma.

Sempre lo stesso tipo che parla del fatto di allinearsi con tutto il team di lavoro sviluppo marketing design copy ecc 2
Come allineare un team
Il tipo che ha dato delle dritte interessanti su come organizzare i frame nei file di Figma 2
Come organizzare un bel file di Figma

Filippo Gianessi ha riportato il suo lavoro per Spreaker, dove ci ha mostrato un kanban ben organizzato con esempi di rituali e ricorrenze periodiche per fare avanzare un progetto senza intoppi.

Un kanban ben ordinato e i suoi rituali 2
Un kanban ben ordinato e i suoi rituali

Stefano Minoia ci ha parlato di accessibilità e, tra le altre cose, ci ha portato un esempio di linguaggio accessibile con la versione in ‘lingua facile’ del sito del Comune di Bolzano.

Il ragazzo che ha parlato di accessibilità 2
Nicola che mi spiega la differenza tra un architetto e un geometra dell informazione 2
Nic Bonora mentre mi spiega la differenza tra un architetto e un geometra dell’informazione.

Questo post è apparso anche su Instagram.

Un grafico al Salone 2022

Pubblicato in Report


Il racconto del mio viaggio alla Milano Design Week 2022 attraverso alcuni oggetti stampati belli trovati in giro.

Un grafico al CSS day 2022

Pubblicato in Report


Dopo 1000 e passa giorni di attesa pandemica siamo finalmente tornati al CSS day, l'evento per web developer organizzato a Faenza, dai ragazzi del Grusp, nel mitico Cinema Sarti.

La cosa bella delle conferenze è che si imparano tante cose, si consolidano conoscenze già acquisite e si rivedono tante persone. Ma la cosa ancora più interessante è conoscerne di nuove.

8930 C58 A BE25 4 A4 F B017 B7 B7 F0 DEF006
Un momento del talk di Andrea Verlicchi

In questa edizione

Tra i talk di quest'anno che mi porto a casa (anche perché sono i pochi che da designer ho compreso):

Massimo Artizzu, con una presentazione dal titolo «CSS ci spia». Già qui ha attirato la mia attenzione. In quanto esperto web developer ha mostrato alcuni segreti sulla sottrazione dei dati e il tracciamento nell'Internet che di certo non mi aspettavo. Ansia.

Mentre Andrea Verlicchi ha mostrato alcune tecniche per ottimizzare le immagini per migliorare le performance delle pagine web. Ne aveva parlato anche al nostro Bologna Front End.

Luigi Patricelli ha raccontato di UX design attorno al tema delle form, parlando di estetica, funzionalità e gerarchie.

E0 DB6896 E42 F 4 ED6 B9 F8 E855475 A047 F
Io con Claudio Caciagli, co-organizzatore con me del Bologna Front End meetup
C706 E30 A 4 D04 4639 A658 2 B883 A0 BFD06
Assembramenti di sviluppatori web

Un grafico alla Fiera del Libro per Ragazzi 2022

Pubblicato in Report


Dopo un paio d'anni di stop pandemico è finalmente tornata la Bologna Children's Book Fair, un'imperdibile occasione per fare ricerca visiva (e incontrare alcune vecchie amiche).

Ho preso un po' di appunti fotografici che voglio condividere con te.

IMG 0192 Libreria internazionale curata da Libreria Giannino Stoppani di Bologna
la Libreria Internazionale curata dalla Libreria Giannino Stoppani di Bologna
IMG 0206

Lo stand della Corea del Sud

Direttamente dalla Seoul International Book Fair, lo stand coreano si è caratterizzato per questa installazione gialla e magenta sommersa di pubblicazioni interessanti (come sempre).

IMG 0194 Stand Korea
Lo stand coreano
IMG 0200 Stand Korea
IMG 0203 Stand Korea
IMG 0204 Stand Korea
IMG 0205 Stand Korea

Lo stand di Taiwan

Il più sensazionale, a mio parere. L'idea di ricreare un mercato locale con le varie pubblicazioni in mostra ti porta a continuare a girarci attorno. Per non parlare del logo con il led.

IMG 0247
Lo stand di Taiwan
IMG 0251
Le bancarelle come espositori
IMG 0252
IMG 0254
Il logo con la luce led

Randomness

IMG 0189 Bread and Jam Lucia Catellani
con Lucia Castellani (aka @breadandjam)
Ciclisti
IMG 0221
IMG 0232
IMG 0233
IMG 0235b
«Nella notte di Milano» con le acquaforti di Federica Galli, i disegni di Sarah Mazzetti e i testi di Simone Mosca
IMG 0211 Agnese Baruzzi
con Agnese Baruzzi
IMG 0224
«Nowhere girl» di Magali Le Huche
IMG 0227
«Des trucs comme ci des trucs come ça» di Bernadette Gervais
IMG 0241
La conferenza sul libro «Vota lupo!» di Magali Clavelet
IMG 0237
«Le feu au sommet de la montagne» di Julien Billaudeau
IMG 0239
«Das Karussell der Tiere» di Gerard Lo Monaco
IMG 0242
L'allestimento della Galizia
IMG 0245
IMG 0257 sarah mazzetti
Dallo stand di Sarah Mazzetti
IMG 0258 sarah mazzetti
Dallo stand di Sarah Mazzetti
Larjamiisa
Marja-Liisa Plats
IMG 0265
Pere Ginard
IMG 0266
Pere Ginard
Jihyoung kim
Jihyoung Kim
IMG 0269
Dong Yang
Meehwa kim
Meehwa Kim
IMG 0272
«Night Museum» di Dani Choi

Il lettering dei fumetti di Jack Kirby

Pubblicato in Archivio storico, Grafica trovata, Report


Non so molto del fumetto classico, so poco o niente dei personaggi e delle rivalità tra Marvel e DC Comics, ma ogni volta che mi capita di andare a visitare una mostra su un fumettista storico rimando a bocca aperta.

Questo il caso di Jack Kirby. Mostri, uomini, dei, la mostra monografica organizzata da Associazione Hamelin per Bilbolbul 2018, festival internazionale del fumetto. L'ho visitata senza sapere a cosa andavo incontro, da semplice curioso. L'unica cosa che sapevo era che ogni mostra alla Fondazione del Monte, in ogni edizione del festival, si è sempre rivelata valida. L'altra che mi folgorò fu quella bellissima dedicata a Chris Ware per Bilbolbul 2016. E così è stato anche per questa di Kirby.

Come sempre quando vedo le tavole originali di questi maestri è l'enorme precisione nell'usare l'inchiostro, nell'usare i rattoppi e anche l'enorme perizia nel disegnare i caratteri tipografici. Che siano le onomatopee tipo BANG! SWISH! BOOM! oppure i titoli degli episodi, il lettering è sempre molto curato e, ai miei occhi, bellissimo.

Ho raccolto alcuni dettagli che mi hanno colpito in queste foto.

IMG 5518
Un pannello della mostra
IMG 5512
Bordi irregolari
IMG 5513
Un mix super dinamico di testo e azione
IMG 5514
SMAASH! YEEAAH!
IMG 5515
IMG 5516
Bellissima composizione tipografica
IMG 5517
IMG 5519
IMG 5520
Copertina a colori
IMG 5521
Colori bellissimi, layout impeccabile
IMG 5522
IMG 5523
WROK!

Un grafico alla Fiera del Libro per Ragazzi 2019

Pubblicato in Report


Ieri sono tornato alla meravigliosa Bologna Children’s Book Fair, l’evento di riferimento non solo per chi lavora nell’editoria per bambini e ragazzi, ma anche per chi, come me, è appassionato di illustrazione, libri, grafica. Qui trovi il racconto della mia gita all’edizione 2015.

I miei obiettivi primari sono sempre gli stessi:

  1. visitare la mostra degli illustratori selezionati (76 artisti su 2.901 partecipanti da 62 paesi), quest’anno ha vinto Sarah Mazzetti
  2. visitare lo spazio del Paese Ospite d’Onore (ogni anno c’è un paese del mondo ‘ospite’ delle Fiera che ha uno spazio speciale), quest’anno la Svizzera
  3. fiondarmi a vedere cos’hanno preparato i Coreani (che ogni anni mi fanno impazzire).
IMG 6376
Ore 9, all'ingresso, gente da tutto il mondo
IMG 6377
Una porzione del famoso «Muro degli illustratori», dove ogni illustratore lascia il proprio recapito

La mostra degli illustratori

IMG 6378
Ying-Hsiu Chen (Taiwan), Departure
IMG 6387
Anna Sarvira (Ukraine), The cat who lived a million times
IMG 6390
IMG 6392
Yu-Tung Tai (Taiwan), Pururu
IMG 6394
Santiago Wardak (Italia), The recatcher
IMG 6396
Holman Wang (Canada), Great job, dad!

L'identità visiva

Quest'anno l'identità visiva della Fiera mi è piaciuta davvero tanto. Il progetto, come sempre diretto da Chialab, quest'anno aveva come protagonista le meravigliose illustrazioni di Masha Titova, vincitrice del concorso illustratori dell'anno 2018. Ogni spazio fisico della fiera (il Caffè degli autori, il bookshop ecc) era caratterizzato da illustrazioni diverse e coordinate tra loro.

Il lavoro di creazione di questo universo visivo è stato raccontato in alcuni pannelli all'ingresso della mostra degli illustratori e in questa pagina web.

IMG 6381
IMG 6382

Svizzera, paese Ospite d’onore

Quest’anno era la Svizzera ad essere il paese Ospite d’onore, con una mostra e un catalogo dall’identità visiva molto riconoscibile. Allestimento super sobrio, ma efficace, tutto basato sulle lettere dell’alfabeto.

Non ho potuto non comprare il loro catalogo, molto ben realizzato, bella carta e bellissimo progetto grafico.
Hanno anche fatto un bel sito per l’occasione bologna2019.ch.

IMG 6385
IMG 6386
Font svizzero + belle illustrazioni: slurp!

Lo stand Cina

Con una bella mostra di illustratori al suo interno.

IMG 6406
IMG 6399
IMG 6400
IMG 6401
IMG 6402
IMG 6403
IMG 6404

Randomness

IMG 6407
Personaggini simpatici
IMG 6408
Brooom
IMG 6409
Ciao draghetto
IMG 6410
Il nome più bello
IMG 6411
Fondali che renderebbero piacevole anche la più noiosa delle riunioni
IMG 6413
Passeggiata nel bosco

All’improvviso Taiwan

Dopo avere visitato lo stand della Corea del Sud, che è sempre stupendo, mi sono imbattuto casualmente nel bellissimo stand di Taiwan, con tanti librini da sfogliare e delle belle tavole in mostra. Non mi aspettavo tanto, l'anno prossimo so già che cercherò non solo la Corea del Sud, ma anche Taiwan.

IMG 6416
La mostra di Taiwan
IMG 6417
Dino
IMG 6419
:-(
IMG 6420
Drin!

Alla fine della fiera, in tutti i sensi, sono tornato a casa con tante immagini stupende, stampate su cartoline, libri, poster, borsine. Non mi resta che visitare le mostre in città.

IMG 6422

Emmaboshi goes Giardini e Terrazzi. Una commedia popolare in tre atti

Pubblicato in Report


Personaggi

  • Emmaboshi (abbreviato in E): Grafico post maniera, seconda esperienza di mercati, spaventato
  • Marco (abbr. M): designer, amico, compagno di stand, veterano di tanti mercati, calmo
  • Venditore di tovaglie antimacchia (abbr. VT): vicino di stand, esperienza mercati livello Van Damme, viscidezza livello Slimer
  • Venditrice di tovaglia antimacchia (abbr. VT, sì come il collega uomo, le battute sono intercambiabili): vicina di stand, parlantina livello Bergonzoni vs Vanna Marchi.
  • Passanti: umanità varia che cammina ininterrottamente per tutta la durata dello spettacolo in tutte le direzioni tra il pubblico e gli stand

Allestimento

Ambientazione

Bologna, Giardini Margherita

Periodo storico

Tarda primavera del 2017

IMG_1096


ATTO I° - Venerdì

Il sipario si apre con i due protagonisti E+M che allestiscono il loro gazebo comprato su Amazon due giorni prima. È arancione e fragile, ma alla fine dignitoso (scrivere recensione positiva su Amazon). Di fianco a loro si vede l’ala ovest del gazebo fortificato dei Venditori di Tovaglie, allestimento perfetto, mille tovaglie piegate sui tavoli che lo circondano, ponte levatoio e aria condizionata.

E — Oggi hanno messo pioggia?

M — Sì forse due gocce nel tardo pomeriggio.

E — Ah, ok. Senti ma questi poster dove li appoggio, non vorrei che si rovinassero.

M — Prova a metterli lì dietro.

E — Sì mi sembr (si interrompe)

VT - BUONGIORNO SIGNORA HA PROVATO LA TOVAGLIA ANTIMACCHIA GUARDI OLIO CAFFÈ COCA COLA VEDE NON SI MACCHIA LA LAVA A QUARANTA GRADI E NON LA STIRA SIGNORA

E (rivolto ad un passante che si è fermato a guardare) — Sì ciao queste magliette le progetto io qui a Bologna, vedi questa è fatta in collaborazione con una illustratrice bravissima qui di Bologna che ha realizzato il pattern tropicale che vedi qui apposta per questa t-shirt.

Passante — (annuisce)

E — Sono tutte in cotone biologico, hanno una mano liscissima, senti, cucite secondo i criteri dell’Organizzazione Mondiale del Lavoro, senza sfruttamento e a basso impatto ambientale, come sai nell’industria tessile per abbassare i prezzi sempre di più sfruttano i lavoratori, le risorse naturali Passante — (continua ad annuire) Hey Lucia vieni a vedere che carina questa Passante 2, avvicinandosi — Uhm sì, dai andiamo passiamo dopo.

Passante 1 — Grazie, magari passiamo dopo.

E — Tieni ti lascio questo (porge un flyer al passante), sul sito trovi tutte le produzioni, c’è anche una newsletter che scrivo io con le anteprime delle nuove grafiche a cui sto lavorando, preordini a prezzi speciali e

VT — TOVAGLIE ANTIMACCHIA SIGNORI SI LAVANO A QUARANTA GRADI E NON SI STIRANO CHE BEL CAGNOLINO SIGNORA COME SI CHIAMA FUFI BEL NOME VENGA A VEDERE ARRIVEDERCI CI SIAMO FINO A DOMENICA MA I PEZZI MIGLIO CI SONO OGGI SIGNORA TOVAGLIA ANTIMACCHIA SIGNORI GUARDATE

Inizia a piovere in scena. Nel Gazebo Zattera E+M si guardano e corrono a prendere i teloni, iniziano a fissarli rocambolescamente al gazebo. La pioggia si infittisce.

E — I POSTER! (sposta i poster al coperto) LE SCATOLE CON LE MAGLIE! Presto! Via via via! Fissiamo meglio i teli con le pinze, dove sono le pinze. Ah merda il telo è lercio. Marco mi passi una pinza? Grazie

M — Una molletta qui Emma, presto!

Nel frattempo i venditori di tovaglie, arroccati nel torrione mansardato, vanno in stand by. La pioggia aumenta e si mischia a grandine. Il gazebo Zattera somiglia sempre più al quadro di Géricault, inizia a piovere dentro, M apre un ombrello mentre E fa defluire un fiume d’acqua che attraversa il retro, dove il tombino è otturato, tenendo sollevato il telone con un piede mentre sposta di nuovo i poster incorniciati e con lo sguardo cerca altre brecce. La pozza d’acqua sul pavimento del gazebo Zattera aumenta.

E — Cazziamo la randa!

La scena rimane sostanzialmente invariata per quaranta minuti.

ATTO II° - Sabato

Sole, caldo, i passanti triplicano.

E (rivolto a M) — Direi che dopo l’uragano di ieri oggi può solo andare meglio.

M — Speriamo

E — Fa un po’ caldino qui sotto vero?

M — Si muore.

E rivolto ad una prospect

— Sì ciao questa borsa fa parte dell’omaggio che ho voluto fare al telefono a rotella. C’è anche la t-shirt uomo in bianco e in giallo, quella da donna invece è più slim fit, con la maniche più corte, e c’è anche questo zaino, comodo perché te lo puoi tenere piegato in borsa e tirare fuori solo all’occorrenza. Sempre cotone biologico, sempre

VT — SIGNORA HA PROVATO LA TOVAGLIA ANTIMACCHIA DI CHE MISURA CE L’HA IL TAVOLO SIGNORA SUL TAVOLO TONDO METTE LA QUADRATA STA BENISSIMO VEDE NON DEVE NEANCHE CANDEGGIARE PENSI AL RISPARMIO

ATTO III° - Domenica

Gli attori ripetono questo pattern di battute per 10 ore e per tutto l’ATTO III° intervallata da alcune vendite. L’opera si conclude con lo smontaggio generale, facce stravolte tipo post maratona, entrano alcuni Ducato Maxi in scena, i venditori di tovaglie si scusano MA SE NON FACCIAMO COSI LA GENTE MICA SI FERMA MI DISPIACE PER I NOSTRI VICINI.

E — Si figuri signora, arrivederci.

IMG 1096

Una cosa divertente che non farò mai più

Pubblicato in Report


Una cosa divertente che non farò mai più è il titolo italiano di un’opera di David Foster Wallace che ben descrive la mia giornata di ieri in veste di espositore all’East Market di Milano Lambrate, dove ho presentato la nuova Emmaboshi Collection.

Logo Emmaboshi Collection3

Essendo ormai sedici anni che faccio il mestiere di grafico non sono mai stato abituato a fare il mercante in fiera. In questi anni ho imparato a fare il venditore one-to-one, o one-to-few, presentando in maniera chiara il mio progetto visivo al committente.

Già per arrivare a questo ho dovuto faticare e studiare molto attentamente Don Draper presentare le sue campagne di advertising, evitando però di passare tutto il tempo, come Don, a bere Old Fashioned e ad essere turbato. Il mio ring è stato sempre una sala riunioni, un tavolo, delle sedie, alcuni fogli, non un enorme hangar con duecento venditori, tutti evidentemente più scafati di me.

Ad ogni modo, il dado era tratto e anche la Emmaboshi Collection si meritava la sua presentazione in società. One-to-many.

IMG_0905

Alle ore otto antimeridiane bisognava essere pronti per allestire per cui la sveglia, a Bologna, è stata puntata alle ore quattro e trenta (sì, hai letto bene). Cinque e trenta caricamento dell’apposita Mégane Scénic del mio compagno di ventura Christian Deligia, col quale avrei condiviso lo stand 2x2,5m.

Christian aveva già partecipato ad una edizione del market, il che lo metteva in una posizione di ‘veterano’ rispetto a me. Per fortuna lui è molto meno ansioso di me.

La via davanti alle due entrate dell’hangar è tutto un brulicare di furgoni, macchine, persone, tutti intenti a scaricare. Inizi a riconoscere gli esperti perché hanno il carrellino, noi da novellini andiamo giustamente a braccia. Immagino nell’era neolitica il primo uomo che inventò la ruota e la faccia di tutti gli altri che sbiancano. Gli altri eravamo noi.

Il nostro loculo è assegnato con dei crocini di gesso tracciati sul pavimento composto da bellissime assi di legno semi distrutte dall’usura. Montiamo tutto e iniziamo a fare conoscenza con i nostri vicini. Tutti positivi e cordiali, si respira aria di fratellanza tra chi si è alzato presto di domenica mattina per tentare la fortuna. Questa cosa, almeno lato mio, ha creato all’istante un senso di appartenenza e di tribù.

Alle dieci il mercato apre, inizia la musica «che dà veramente un tono all’ambiente», come il tappeto di Lebowsky. Un ragazzo dello staff gira per gli stand con un carretto a pedali vendendo caffè, tè, brioche per gli allestitori. Giustissima lettura delle necessità, non ti puoi allontanare dallo stand, ti sei alzato presto, te lo consegno a domicilio. Tornerà con birre nella seconda parte della giornata.

I primi visitatori i sono signori del quartiere, anche anziani, in coppia, a volte con i loro cagnolini, che fanno la passeggiata domenicale. Mi domando se possano essere un mio target, scopro che non lo sono. Non sono il target di nessuno, ma va bene lo stesso.

La folla cresce, nel frattempo provo vari tipi di ordinamento delle t-shirt realizzando che lo stendino in se non è diverso dalla homepage del mio sito (che ti ricordo è emmaboshi.net/shop), ovvero la prima t-shirt dello stendino è la grande immagine che fa da copertina del sito, tutte le successive non sono altro che i blocchi di contenuto che scrollando la pagina ti portano al footer.

Cerco di capire quale grafica stia attirando più curiosità rispetto alle altre, leggendo le statistiche, ovvero lo sguardo dei visitatori, la loro età apparente, lo status sociale, le pagine che seguono su Facebook, tipo di arredamento di casa e altri dettagli che su Google Analytics faccio più fatica ad incrociare.

Inaspettatamente registro che più gente del previsto è attratta dai poster, che mi ero portato dietro come completamento dell’offerta, ma che pensavo in quel contesto di abbigliamento che sarebbero stati semplici gregari. Non conoscevo però il contesto East Market, pensavo fosse 50% vintage e 50% design, invece è un mercato 99% vintage di abbigliamento ma anche arredo, quindi la gente è lì per vestiti e oggetti.

I poster li avevo incorniciati per esporli, sottovalutando che così erano dei begli oggetti già fatti e finiti. Infatti scopro che la gente vuole sì i poster, ma li vuole già incorniciati. «Cado dalle nubi» (cit) e con il mio tipico ritardo mi rendo conto che oltre al bel soggetto, bella carta, bei colori, sono disposti a pagare di più per avere il prodotto finito da appendere, senza lo sbattimento di andare all’Ikea a cercare una cornice.

Perché non ci avevo pensato prima?

Perché sono un grafico, che vive di grafica, e pensa che la grafica basti, trascurando in questo caso le esigenze dell'utente, il quale non ha tempo né voglia di completare un prodotto che acquista. Oggi sono più maturo, ma ieri ho perso almeno quattro clienti disposti a pagare il doppio per avere il poster già incorniciato. A loro ho detto, «Se passi a fine giornata te lo vendo incorniciato, ma ora mi serve da esposizione». «Ok», mi rispondono. Secondo te li ho rivisti?Esatto. Ho esaurito le mani da mangiarmi.

Tutti comunque incuriositi dai poster, chiedono il prezzo e ascoltano volentieri la storia di ognuno di essi (la giraffa, Lucio Fontana, Nikola Tesla, Freak Antoni). In omaggio assistono anche ad un po’ del mio teatrino, che mi sale spontaneo quando ho una storia solida da raccontare.

A tutti lascio il flyer (utilissimo!), perché se non sei cliente oggi magari lo puoi essere domani (con calma eh, senza fretta), da casa tua, o magari ti iscrivi al bollettino, dove di teatrino ne faccio molto. La giornata scorre lentamente, il caos aumenta, il sonno incombe, l’ansia da vendita si insinua nel sistema nervoso. Qualche vendita. Sono le cinque di pomeriggio ma con il mio fuso è già mezzanotte. Ora è il momento di essere freschi perché c’è il picco di traffico. La musica aumenta, trovo non so dove (birra?), una riserva di energia per lo sprint. Passano tanti amici milanesi a trovarmi (vi amo) e alcuni di questi che non posso citare svoltano il mio incasso della giornata. Non smetterò mai di ringraziarli. Altri mi portano entusiasmo, supporto morale e possibili agganci alla realtà milanese. Cose immateriali, che non entrano nel mio severissimo file di Excel, ma sono potenziali strade di business nuovo. Patrimonio immateriale.

Metà degli acquisti sono stati fatti da persone che già conoscevano storie riassunte nella Emmaboshi Collection, l’altra metà l’ha scoperta lì per lì e l’ha apprezzata. Sunto? Racconta tutto, per bene, o lascia perdere. È quello che online cerco di fare da tempo, ora lo farò anche dal vivo nei prossimi mercati, a Bologna 12–14 maggio Giardini Margherita, 19–21 maggio Serre dei Giardini Margherita.

Quindi, tornando al titolo di questo post, non è che non farò più mercati, ma non farò più delle alzatacce alle 4:30 am per parteciparvi. mi auguro.

La giornata volge al termine, gli espositori iniziano a smontare rapidamente e in silenzio, tutti provatissimi. Si chiacchiera, ci si chiede a vicenda com’è andata, riaffiora l’alchimia tribale della mattina.

Scatole, furgoni, fumo, rotelle che sferragliano. Ad un certo punto il nostro vicino di stand, espertissimo venditore brizzolato di vintage che ho studiato per tutto il giorno mi si avvicina, nel capannone ormai deserto, e con un sorriso vero e stanco mi porge una piccola confezione di cartone. Al suo interno un Tronky. Se non è fratellanza questa.

(immagine di me al ritorno, all'area di servizio Secchia Ovest, ore 23:35)

IMG_0935
Logo Emmaboshi Collection3
Altri post