Lettering inspiration
Pubblicato in Metodo Boshi
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Benzina su asfalto bagnato
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Dalle pubblicità della carne in scatola Spam al lavoro di Ed Ruscha, mitico pop artist.
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Ogni tanto mi ricordo dell'esistenza di Flickr come luogo dove trovare l'ispirazione creativa. Queste grafiche sui packaging di cereali vintage mi hanno lasciato senza fiato.
Queste di seguito vengono dai profili di Jason Liebig e Gregg Koenig.
No vabbè questo, come gli altri progetti di Neal Agarwal, mi fa commuovere. Take a trip to space!
Il libro si chiama «The Creative Act: A Way of Being»
Pubblicato in Estratto dal Bollettino
Mi trovo su un autobus volante che sorvola un’isola. Mi lancio con il deltaplano e dopo un lungo volo atterro sul tetto di una casa sconosciuta che inizio subito a spaccare con il mio piccone.
Precipito così nel sottotetto e ci trovo uno baule che emana un suono incantatore. Lo apro e ne ottengo un fucile azzurro, alcune munizioni, una pozione scudo e dei lingotti. Prendo tutto e scappo al piano di sotto. Con il piccone distruggo un divano e ne ottengo ancora lingotti.
Esco da questa casa di corsa, impugno il fucile e mi guardo attorno. Mi trovo in mezzo alla natura, alberi, cascine, cespugli. Apro la mappa e cerco di capire dove mi trovo, non lo so.
Il cielo minaccia tempesta, nuvole nere, lampi. Inizio a correre e trovo un altro baule, altro fucile, questa volta è viola con il mirino di precisione. Armi colorate, non ci avevo mai pensato. È insidioso, penso, dove andremo a finire con armi che sembrano giocattoli? Sento degli spari e mi risveglio da torpore, ma che sto facendo? Perché ho un fucile viola in mano? Sento altri spari e vedo le traiettorie dei proiettili che mi sfiorano, sono righe bianche velocissime. Mi sento tipo Robocop dentro Matrix, vedo la matrice! Intanto sento un brivido e vedo blu, poi vedo rosso. Mi giro c’è un panda la faccia satanica che mi corre incontro, spari a raffica, io sparo ovunque a caso e non lo becco mai, lui ormai mi è addosso. Improvvisamente mi ritrovo immerso in un fascio luminoso azzurro mentre la mia anima viene risucchiata da un drone.
Ripenso a quando Decarola mi diceva che Fortnite era una figata e io come al solito minimizzavo. Beh Decarola, avevi ragione.
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Ma veniamo all’elenco numerato più additivo del webbe:
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È un golden ticket di Emmaboshi che ho realizzato per un evento.
Pubblicato in Estratto dal Bollettino
Ho questo trip da qualche anno: stampare le foto, cioè ogni tanto mettermi lì e per settimane ravanare, scremare, scegliere quali ricordi trasformare in oggetti materiali.
Le foto stampate sono belle per tanti motivi che già sappiamo, ma uno che ho scoperto da poco è il momento in cui ne trovi una per caso in una scatola, in mezzo ad altre cose, ad altri ricordi. È come sentire un odore che innesca un flashback.
Scremarle è un lavoro lungo che per molte persone è infernale, ma per me è una sorta di hobby zen. Non ho altri hobby, credo, se non stare su internet. Sì, sarebbe più salutare qualcosa che non prevedesse fissare uno schermo, ma non so se esiste. Ah ecco, sì, giocare a basket, ma ci vuole la gente, il campo, il tempo. Livello di complicazione: sopraffatto.
Scegliere le foto mi prende settimane perché non lo posso fare tutto d’un fiato come mi piacerebbe, bisogna cenare, o fare la pipì, o lavorare. Ti racconto la mia tecnica: utilizzo Adobe Lightroom, ma penso possa bastare un qualsiasi programma di gestione delle foto. Scorro tutte le foto e a quelle decenti assegno 4 stelle, spingendo il 4 sulla tastiera. Momento difficile: scegliere tra le 10 foto di gruppo tutte identiche in cui però una ha gli occhi chiusi, ma nell’altra fa una smorfia, nell’altra ancora siamo mossi ecc.
Dopodiché filtro quelle con 4 stelle e vedo a quali dare 5 stelle. Fondamentale dormirci sopra, aspettare un giorno o due per decidere se quella foto vale davvero la pena consegnarla a storia o meno.
Una volta scremate le tre-quattrocento foto buone degli ultimi tre anni si esportano in una cartella dedicata e si procede all’upload sul sito di chi stampa, io uso Rikorda.it, che purtroppo non mi dà una lira per menzionarlo.
Ah truck interessante che ho imparato col tempo: rinominare i file con la data e l’ora in cui sono state scattate. Mamma, naturalmente lo faccio grazie al computer, mica a manina, ma sei matta. Si chiama tipo rinomina in batch o giù di lì. Questo fa sì che quanto lo stampatore sul retro della foto stampa il nome del file, ti ritrovi data e ora in cui è stata scattata. Non male no?
Ma non è finita, quando sono sul sito dello stampatore, devo anche scegliere quante copie stampare di quelle foto di gruppo, perché mi piace regalare allз amichз le foto in cui siamo insieme. Per me è una cosa troppo carina. Ricordi, ricordi.
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Ma veniamo alla lista numerata più organizzata del webbe:
Pubblicato in Metodo Boshi
Qualche giorno fa mi sono imbattuto in queste grafiche super pop e divertenti. Le voglio condividere con te perché sono un bello spunto per fare una grafica giocosa.
Membro della balotta di La blog balotta webring
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