Ricerca visiva 15 il nuovo font di Spotify

Quanto sono importanti i dettagli tipografici in una identità visiva? Un tot

Spotify ha da poco introdotto il suo nuovo carattere tipografico, Spotify Mix, progettato da Dinamo Typefaces nell'arco di un anno e mezzo insieme al team interno di design di Spotify guidato da Rasmus Wängelin.

L'obiettivo era creare una tipografia che combinasse stili diversi e dettagli inaspettati. Il nuovo font sarà applicato nei prossimi mesi al logotipo, all'app, il web player e i materiali di comunicazione.

Dal 2013 a oggi Spotify utilizzava il Circular (lo stesso font di Airbnb), progettato da Laurenz Brunner, e pur essendo funzionale, non era esclusivo del brand e aveva un numero limitato di stili, oltre che costare molte decine di migliaia di dollari in licenze annuali.

Il team di design, per ispirarsi, ha studiato gli stili di poster, copertine di album e altri asset visivi musicali, hanno integrato elementi di diverse scuole tipografiche. Le lettere S maiuscole e minuscole traggono ispirazione dai caratteri umanisti tradizionali, mentre le lettere J e K si rifanno alla famiglia dei caratteri grotesque angolari.

Alcuni aspetti del font sfidano le convenzioni tipografiche, come la t, che presenta una linea curva che la collega da destra a sinistra, ricordando un'onda sonora. Inoltre, lo spazio negativo all'interno delle lettere geometriche come a, d ed e assume una forma a goccia inclinata, mimando l'amplificazione audio.

Un font deve combinare funzionalità ed emozione. Un carattere può essere estremamente leggibile ma poco attraente, oppure molto creativo ma difficile da utilizzare.

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