Le mie giornate sono talmente ripetitive che la storia più rilevante è che ho iniziato a fare step in salotto.
Sì ho comprato uno stepper, quello coi due piedini che vanno su e giù. Mi metto lì sopra con la playlist Boshimani nelle orecchie, o quando è festa metto in tv il mitologico live Boiler Room di Honey Dijon a tutto volume così (complice la carenza di ossigeno al cervello) per alcuni istanti mi sembra di essere lì pigiato a ballare e a trascendere.
Per questo mio improbabile body recovery plan, che veramente, mi metto a ridere e piangere già mentre lo scrivo, indosso anche gli appositi pantaloncini col logo nike sperando così di risultare più credibile nei confronti del mio metabolismo. Ho anche l’asciugamano in spalla!
Salgo sullo stepper e gnick-gnack-gnick-gnack per mezz’ora, tre quarti d’ora, pensando «Se è questo che mi chiede il next generation eu avanti tutta». Nel momento in cui, per una serie di concause tra cui mancanza di ossigeno al cervello gnick-gnack-gnick-gnack inizio a vedere attraverso i muri gnick-gnack-gnick-gnack in quel momento scorgo lui gnick-gnack-gnick-gnack il mio metabolismo gnick-gnack-gnick-gnack che se la ride gnick-gnack-gnick-gnack sul patio della sua stamberga eremitica gnick-gnack-gnick-gnack-gnick-gnack-gnick-gnack impassibile nella posizione yoga del cheese burger gnick-gnack-gnick-gnack-gnick-gnack-gnick-gnack, ma, aspetta, gnick-gnack-gnick-gnack che c’è scritto sulla sua maglietta gnick-gnack-gnick-gnack-gnick-gnack-gnick-gnack «MA» gnick-gnack-gnick-gnack «DOVE» gnick-gnack-gnick-gnack «CAZZO» gnick-gnack-gnick-gnack-gnick-gnack-gnick-gnack «VUOI» gnick-gnack-gnick-gnack-gnick-gnack-gnick-gnack «ANDARE».
Così scendo dallo stepper ed è tutto uguale a prima, ma almeno ho po’ male alle gambe.
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Veniamo ora all’elenco numerato più aerobico del web:
- Ho pubblicato il grande progetto di rebranding che ho curato per Injenia, lavorando insieme a molti compagni di viaggio come Modo per lo sviluppo e Margherita Paoletti per le illustrazioni.
- Ho pubblicato anche il progetto dei packaging dei prodotti di Brio glutee free bakery, una laboratorio di pasticceria senza glutine di Verona.
- Oggi (giovedì 18 marzo) alle ore 18 sarò ospite di una live Instagram di Valentina Pucci aka Piccoli gesti di marketing, per la quale ho curato di recente il progetto di identità visiva. E indovina un po’, parlerò di identità visiva!
- Dopo avere letto M2 di Scurati (piaciuto), Figure di Falcinelli (uhm vabbè, piaciuto), sto leggendo una biografia di Steve Jobs e sono alla fase della nascita del Mac nel 1983 e della sua interfaccia grafica basata su puntatore e icone, rivoluzionaria all’epoca. La designer che ideò le icone si chiama Susan Kare e questo articolo le mostra tutte. Quell’icona della bomba, che bella, compariva quando il computer andava in kernel panic e dovevi riavviare forzatamente (perdendo tutto quello che non avevi salvato). Non lavoravo nel 1983 su Mac, ma nel 2000, e quell’icona c’era ancora.
- È ormai quasi un anno che sto lavorando insieme ad alcune delle migliori menti di Lugo (RA) e di Cento (FE) ad una app che rivoluzionerà il modo di vivere in provincia (ho letto nel sopra citato libro di jobs che o si fa la rivoluzione o niente, per cui mi adeguo). Ancora ti posso svelare niente, ma ti posso linkare un articolo di internazionale che parla di piccole alternative. Anche noi saremo un giorno una alternativa.
- Mi è piaciuta molto questa video storia del NYT che ci fa entrare nella quotidianità degli operatori sanitari di una terapia intensiva di Phoenix in questo periodo. È un racconto profondo e toccante, che racconta sia i sentimenti di chi lavora lì dentro, sia il tormento dei pazienti e dei loro parenti.
- Bonus: se come me rimani con la voglia di grandi storie di vita come queste, raccontate alla maniera delicata e nitida del NYT, guardati anche questa video storia su Jerry Givens, ex boia dello stato del Virginia, prima di diventare un attivista per l’abolizione proprio della pena di morte.
- In un lavoro che sto facendo è venuta fuori la diatriba se usare icone in svg oppure usare un icon font. Io sono sempre stato dalla parte delle icone svg e questo articolo lo uso per darmi ragione: Stop Using Icon Fonts
- Se ti piace la batteria, o se ti piacciono i Suicidal Tendencies, non puoi non vedere questo video di Dave Lombardo che mamma mia durante War Inside My Head e Subliminal mi ha fatto commuovere
- Quando mia figlia si arrabbia per qualche motivo e voglio farla tornare in se le mostro una qualsiasi delle immagini di Quokka Every Hour, un account Twitter che posta solo immagini di questo animale buffissimo. Prova anche tu.
- A quanto pare esiste un film del 1941 che si chiama Hellzapoppin’ che sarebbe stato ricolorato o non so bene. Io ho solo visto questo meraviglioso video della scena di lindy hop che è davvero stupenda. Hashtag, ballo, musica, groove.