È da un po' che non ci sentiamo, colpa mia. Sai quando entri in quelle spirali di lavoro e ad un certo punto è domenica, poi di nuovo domenica, poi di nuo (ok ci siamo capiti). Ma ti ho pensato, tanto, e ogni cosa interessante che mi 'salvavo per dopo' la salvavo per te. Ora cerco di sbobinarti tutto qui, ma è un viaggio che non prometto breve:
Ho appena concluso una chat con l'assistenza di Media Temple, dove ho l'hosting di emmaboshi.net, e come sempre il servizio è stato impeccabile. La cosa curiosa però è che alla fine della sessione mi è stato proposto il tipico questionario per valutare l'esperienza. Ho dato senza pensarci 4 stelline su 5, cioè tutto bene ma non perfetto, perché la ragazza non mi ha risolto lei il problema, ma mi ha insegnato come fare (bleah!). Non so, forse sotto sotto speravo che me lo risolvesse lei col loro super computer. Fatto sta che anziché darle 5 le ho dato 4.
Questa cosa mi ha fatto tornare in mente il bellissimo romanzo di Dave Eggers Il cerchio, dove la protagonista, che lavora nella sede centrale di una mega corporation tipo Facebook/Google è ossessionata/sottomessa al rating che le danno i clienti e i colleghi, ed è pronta dare la vita pur di fare diventare quelle 4 stelline 5. Leggilo perché è un bellissimo racconto di un futuro che è già qui. Qui c'è un articolo in italiano che spiega il libro un po' meglio di me.
- Sullo stesso argomento (rating, ranking) ho ricominciato a guardare Black mirror, che avevo lasciato dopo poche puntate perché mi saliva troppa angoscia, dopo che tutti nella mia bolla l'avevano osannato. Mi sono un po' obbligato a guardarne ancora. Ed effettivamente c'è una bellissima puntata, all'inizio della terza stagione, proprio sulla dipendenza da like e rating positivi da parte della comunità. Si chiama Nosedive (S3E1). Tutto questo mi sta aiutando ad allontanarmi almeno un po' dalle dinamiche dei social e dalla dipendenza da like e cuoricino. Mi piace (questa era una piccola battutina correlata, ah ah).
- Sempre on topic, ho visto e apprezzato moltissimo la lunga intervista a tale Chamath Palihapitiya, il quale, a quanto pare, era uno dei pezzi grossi del primo Facebook. Oggi ha capito di avere contribuito a creare un mostro che sta danneggiando la società a livello globale e lo esprime in maniera molto diretta. È un video lungo (57 min), ma ti giuro che ne vale la pena. Si parla di soldi, di capitalismo, di responsabilità. Inoltre ogni due per tre dice un fuck o uno shit e ciò, pensando che il talk si è tenuto alla Stanford Graduate School of Business, ti fa capire che il Chamath è un po' fuori dagli schemi. Guarda Chamath Palihapitiya, Founder and CEO Social Capital, on Money as an Instrument of Change
- Sono settimane e settimane, già te lo scrivevo, che lavoro alla ristrutturazione di emmaboshi.net. In primis volevo staccarmi da Wordpress, che nel mio caso era costantemente bucato da hacker che non avevano niente di meglio da fare, e Decarola mi ha pazientemente insegnato a programmarmelo da solo con Craft CMS. Non ti dico la fatica e gli errori, ma ora la soddisfazione è alle stelle. Per quel che ti posso dire, imparare a farti una cosa da solo (che sia un risotto ai funghi, che sia il tuo sito), se hai qualcuno che ti insegna, è una delle cose più gratificanti al mondo. Capire finalmente le logiche che sottendono la generazione delle pagine mi ha permesso di fare mille miglioramenti alla fruibilità e all'esperienza utente. Quindi tutto quello che ho fatto non riguarda la grafica, e per me è stato strano.
- Ho lavorato moltissimo sul blog, dove ora l'archivio dei post dal 2006 a oggi è facilmente fruibile (è vero, forse interessa solo a me un archivio, ma tant'è, io ci tengo). Un'altra piccola miglioria quasi invisibile è che ora alla fine di ogni post ti posso proporre il post successivo, piccoli dettagli così, che mi riempiono di gioia, perché penso migliorino tanto l'esperienza sul sito, e l'utente facilitato nell'esplorare tutti i meandri.
- Lo shop ora ha lo stesso look and feel del sito, perché l'ho riscritto da zero e ora è ospitato sul mio sito, non più sul sito di shopify. Uso ancora Shopify per la gestione, ma da lui prendo solo il bottone «Aggiungi al carrello», non più tutta la sua interfaccia.
- La pagina dei progetti, fondamentale per rappresentare il mio lavoro, ora ha una faccia molto più interessante, grazie alle anteprime (thumbnail) di ogni progetto, che ho ricreato e integrate coi colori dei riquadri sottostanti. Insomma, è ancora da perfezionare, molti post storici hanno anche qualche link rotto, ma intanto è online! Anche alla fine di ogni progetto c'è un invito verso il progetto successivo
- E voglio sapere cosa ne pensi, fammelo sapere please!
- Come sai sto lavorando da un po' al progetto 99objects, l'enciclopedia a puntate di Petri Paselli su collezioni 'insolite'. È uscito il primo numero Posacenere souvenir e correlato a questo numero ho progettato un primo poster originale, ritagliando tutti i nomi delle località turistiche dai posacenere, inoltre qualche giorno fa abbiamo presentato un nuovo trittico di poster sempre firmati Emmaboshi / Petri Paselli con un impatto visivo più spinto. Li puoi vedere qui. Questo progetto (99) è una figata clamorosa, ma forse sono di parte.
- Non mi sono dimenticato di fare il calendario Emmaboshi 2018, ce l'ho lì (ehm, devo ancora iniziarlo) e come gli ultimi anni sarà un pregiatissimo pdf che potrai scaricare e stamparti come meglio credi (A4, A3, A2). Probabilmente ci sarà qualche errore qua e là (ti ricordi di quando misi Natale non festivo? LOL).
- Ho visto tutta la prima serie di Glow (Gorgeous Ladies of Wrestling) su Netflix ed è stupendo. In questo preciso momento tra l'altro ho scoperto che è basato su una storia vera, quindi doppio BOOM.
- Ho visto il redesign grafico di Repubblica e non mi piace. No, davvero. Non siamo neanche capaci di copiare bene da quelli bravi, ma non mi sbilancio perché so che a molti è piaciuto e sai, ho il difetto che voglio piacere a tutti (DAMN!). Ad esempio il Sole 24 Ore penso che sia graficamente 100 volte meglio, è solo una mia impressione? Dimmi la tua.
- Dopo avere comprato tutti i regali di Natale su Amazon tappandomi il naso perché cannibalizzano il mercato, perché spremono i lavoratori, perché fanno i maneggi fiscali ho anche visto anche il servizio di Report su come funziona la logistica della consegna e veramente non so più come fare. Mi chiuderò anche gli occhi.
- Ho visto un video sciocchino chiamato Non è un paese per bolognesi e mi ha fatto discretamente ridere. Te lo ripropongo nel caso l'avessi perso.
- Incredibile, è tornato Quelo, anche se solo per pochi minuti.
- Il Guardian è talmente insuperabile che sul suo sito puoi trovare tranquillamente un articolo del 1922 sull'ascesa del fascismo in Italia. Ci puoi anche trovare un video reportage del 2017 sulla tratta delle nigeriane verso l'Italia. Il copione è tristemente noto: attirate con l'inganno in Italia, prese dalle campagne meno istruite dei paesi più disperati e costrette poi a prostituirsi su una strada statale dell'Abruzzo. Il reportage è girato a Martinsicuro. Guarda Working and living on the Italian road of 'love'
- Appena ho scoperto il Chromachron, un orologio per combattere l'ossessione per la puntualità, ho iniziato a fantasticare sulle bellissime figure che avrei potuto farci in giro facendo poi anche il falso modesto. Un istante dopo ho scoperto che non lo producono più, o non l'hanno mai prodotto, non ho capito. Fatto sta che se ne trovi uno fammelo sapere che corro a prenderlo. È tutto spiegato qui.
- Questo video per il reclutamento di nuovi poliziotti nella polizia neozelandese è bellissimo. Davvero.