l'altro giorno mi è stata recapitata una mozzarella originale campana, una di quelle vere, quelle commoventi, ma insieme a lei sono arrivate anche le rigide regole del cerimoniale per prepararla e consumarla. Le conosci?

Te le riassumo qui così le sai anche tu:

  1. Assolutamente, e intendo assolutamente, non tenerla in frigo

  2. Prima di estrarla dallo scrigno di polistirolo elimina ogni impurità dal tavolo

  3. Organizza i piatti secondo la disposizione del Napoli dello scudetto del 1987, rispettando l'armonia cosmica.

  4. Protendi la tua mano sulla mozzarella mentre reciti una poesia di De Crescenzo, per preservarne freschezza e sapore.

  5. Visualizza i tuoi desideri immersi nell'acquetta sacra creando un'infusione di energia positiva.

  6. Consulta il televideo di Telecapri per determinare il momento più propizio per l'assaggio.

  7. Assicurati che la temperatura della mozzarella corrisponda a quella del mare a Marechiar' (tolleranza +/-1°)

  8. Disegna con dei cornini lo stemma del Napoli intorno all'area di preparazione e consumo per preservare l'energia positiva.

  9. Concludi il rituale di preparazione con un gesto di gratitudine per San Gennaro e la madonna di Pompei.

  10. Accompagna ogni morso alla mozzarella con un verso di Geolier, tipo O ciel c sta uardann oppure Simm duij estranei ca s'incontrano

  11. Infine ricorda che il polistirolo va nella plastica!

Ma stiamo pazziann'? Tu le conoscevi queste regole? Mangiare questa mozzarella è stato complicato, ma ne è valsa la pena: sono guarito dal raffreddore.


Ma veniamo all'elenco numerato più gocciolante del webbe:

  1. ho finalmente pubblicato il progetto di identità visiva e sito per Luciano Paselli e la sua agenzia di fotoritocco IN7. Ho creato 2 identità visive parallele e comunicanti, che condividevano la tipografia e il concept, ma che avevano due palette cromatiche diverse. Tutta la struttura del sito è incentrata su queste fasce in cui si alternano foto, colori pieni, icone (disegnate da Camila Righetti), testi (scritti da Daniela Tozzi). Il tutto messo in codice da Trap Studio. Dai un'occhiata al progetto completo.

  2. È anche andato online, dopo un anno di tribolazione sui contenuti, capita anche questo, il sito per un cliente storico di Emmaboshi studio: Marchigegno studio associato, uno studio di architettura e ingegneria che già nel 2010 mi chiese di progettare il sito, e oggi, a distanza di 14 anni, ci ha chiesto di rifarlo. Ero super contento di rimetterci le mani perché pensa a come è cambiato il web in 14 anni. Così abbiamo mantenuto l'identità visiva originaria dello studio, il bianco, il rosso, il logo, ma abbiamo costruito un portfolio iper minimal, con un layout responsive super figo anche da mobile, con una tipografia molto leggibile. Visita marchingegno.info e guarda coi tuoi occhi

  3. Il mitologico Itomi, grande creator, nerd e YouTuber coi fiocchi ha finalmente aperto e mostrato in questo pezzo del suo ultimo video di unboxing il Calendario Boshi, il tombolone e tutti gli ammennicoli grafici che gli avevo spedito a dicembre. Vedere la mia roba in un suo video mi ha fatto davvero emozionare.

  4. Lato Metodo Boshi la community sta crescendo tanto, stanno arrivando tante nuove persone interessate al mio modo di fare grafica e al design visivo in generale. Per aiutare la community a fare balotta ho creato il gruppo Telegram del Metodo aperto a tuttз dove ci scambiamo foto, commenti, link interessanti sul mondo della grafica. Secondo me ti piacerà.

  5. abbiamo pubblicato il video del talk di Marianna Giacchetta al Bologna Front End, il meetup di gente che lavora sul web che organizzo una volta al mese a Bologna insieme a Claudio Caciagli. È stato un talk super interessante in cui Marianna ci ha raccontato delle varie forze che lei coordina per sviluppare interacta, un software di cui ho contribuito anche io a rinnovare il look and feel. Se sei a Bologna il secondo martedì del mese vieni anche tu al Bologna Front End, l'ingresso è gratuito e la balotta assicurata. Se ti va entra nel gruppo Telegram del BFE per essere aggiornatə sulle novità, e dai un'occhiata al nostro sito con l'archivio dei talk.

  6. Mi sono goduto Nicolò Balini, intervistato da Montemagno, al di fuori dei suoi stupendi video di avventure in giro per il mondo. Hanno parlato di marketing, content, tecnica, storytelling, mi è piaciuto molto perché sono un fan sfegatato di Balini.

  7. ieri mentre stiravo ho ascoltato un audio documentario di Radio 3 sul ricordo dell'avvento del telefono nelle vite degli italiani degli anni Cinquanta, in particolare a Napoli. I primi numeri di telefono, lo straniamento delle persone anziane nel sentire una voce uscire da chissà dove, il telefono come oggetto nero ingombrante e pesantissimo e la scelta di dove posizionarlo all'interno della casa, telefonare la sera perché costava meno, vabbè anche la storia delle telefonate interurbane. Molto interessante, qualunque età tu abbia.

  8. mi sono immerso nel live di JJJJJerome Ellis registrato il 28 ottobre 2023 alla Biennale Musica di Venezia, trasmesso l'altra sera da Battiti su Radio 3. È un live magico, etereo, dilatato, dove JJJJJErome suona tutto, dal piano, al sassofono, all'elettronica, alla voce. Tra i mille artisti che Battiti mi ha fatto conoscere c'è lui JJJJJerome Ellis, che ha scelto di mettere cinque lettere J davanti al nome perché è orgogliosamente balbuziente, e ha fatto di questa caratteristica un perno della sua poetica. Ho scoperto la sua musica grazie a un disco, The Clearing, in cui oltre alla musica si sente anche la sua voce che al telefono parla con una libraia. Oltre la musica. È un artista che parla di neurodivergenza e che nelle caption di Instagram descrive le foto e le grafiche, ed è un gesto di gentilezza, non solo di accessibilità.

  9. Mi sono intrippato interrogandomi sul concetto di 'gusto' nel mio mestiere e nel design visivo in generale a partire da un articolo di Elizabeth Godspeed AI can't give you good taste aprendo poi tutti i link che lei cita e perdendomi per ore a risalire tutti i rigagnoli che si diramavano dalla storia.

  10. non ho ancora visto Zona di interesse ma sono sicuro che mi piacerà, nel frattempo ho mi sono imbattuto in questo articolo di Dezeen del 2015 che mostra una vera casa di un comandante delle SS vicino al campo di concentramento Westerbork in Olanda, attorno alla quale casa lo studio Oving Architecten ha progettato un cubo di vetro per preservarla come macabro monumento

  11. Ci sono stati gli Oscar e The Daily, il bellissimo podcast quotidiano del New York Times, ha dedicato la puntata domenicale, in cui leggono un articolo, alla Criterion Collection e a quanto è diventata oggi un punto di riferimento culturale per chi è appassionato di cinema. Già il titolo dell'episodio spacca: Sure, It Won an Oscar. But Is It Criterion?

  12. Ah sempre a tema Oscar e film, bellissimo anche questo episodio di Planet Money, stupendo podcast che insieme a Freakonomics radio, concorre alla mia tardiva formazione sulla cultura economico finanziaria della nostra società, dicevo l'episodio in questione parla delle campagne di promozione che le case di produzione cinematografiche fanno in vista degli Oscar, per intortare i 1000 membri della giuria.

  13. Quando mia figlia mette like a uno YouTube short loggaya con il mio account, quel link mi compare tra i preferiti di Raindrop, e sono sempre lì dietro a eliminare short di cani e gatti, ma questo davvero vale la pena condividerlo perché è lollosino.

  14. ho visto questo articolo long form con infografiche interattive di The Pudding, non so neanche come descriverlo, ma è stupendo e analizza la lista dei 100 migliori dischi della storia nel 2003 e di nuovo nel 2020, come pubblicate dalla rivista Rolling Stone. Analizza il genere e l'età della giuria e indovina un po', i 100 dischi del 2020 sono molto diversi da quelli scelti nel 2003. Guarda che meraviglia di analisi e racconto.

  15. Vabbè mi sono dilungato già troppo, è ora di pranzo. Se hai letto fino a qui puoi dimostrarmelo entrando nel gruppo Telegram del Metodo scrivendo «Una würstel e patatine fritte» noi sapremo perché e ti manderò un cuoricino.

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