Sai che non pensavo che ci sarei cascato anche io dentro le sabbie mobili di Vinted, eppure eccomi qui, calato per intero dentro questo bazar.

Vabbè mamma, Vinted è un mercato online di roba usata (tipo una app). Qualche mese fa questa app mi tormentava di pubblicità all’inizio di ogni video YouTube e, come tutte le pubblicità, le saltavo appena possibile.

Chissà se qualcuno ha inventato un campionato di rapidità nello schiacciare il bottone «Salta gli annunci», tipo ricordo a 0,01 millesimi di secondo, tipo l’Usain Bolt dello skip ad.

Superato quel pressing pubblicitario, in questi giorni mi sono ritrovato tutte le amichз che spontaneamente «Ah questa camicina l’ho presa su Vinted», «Ah ho venduto su Vinted quelle scarpe che non mettevo da una vita», «Ah se penso a quanti vestiti ho regalato ai poveriii!». Tant’è che ho voluto provare anche io e boom, risucchiato.

Il primo acquisto che ho fatto è stato un pantaloncino della Nike venduto da tale cicia281282 per €4. Quattro euro! Ok + spedizione: €3.34 + Commissione per la Protezione acquisti: €0.90. Va bene, è sempre pochissimo. Pantaloncini perfetti per andare in palestra. Arrivati, tutto ok.

Il trip mi piace, allora inizio a provare le funzionalità avanzate, tipo il bottone «Fai un’offerta» tramite il quale puoi mandare una proposta al venditore di un prodotto facendo tu un prezzo. Ci prendo gusto (tant’è che Vinted ti consente un massimo di 5 proposte di offerte al giorno).

Qui anche gli introversi come noi possono negoziare senza penare, perché neanche io amo trattare con unə sconosciutə sui 7 euro di una t-shirt di Antetokounmpo. Per questo hanno inventato il bottone «Fai un’offerta»: tu scrivi solo la cifra che offri (tipo €6) e l’utente dall’altra parte riceve un microcopy molto educato, del tipo «Ciao, venderesti questo prodotto a €6?», che è davvero una forma educata di porre una domanda del genere, no?

Poi sento il mio amico Decarola che dice che «Ah [hai notato che tuttз i miei amici iniziano le frasi con ‘Ah’] sotto i 100 euro non vale neanche la pena mettersi a vendere niente», ma io preferisco restare nel Vinted senza pensieri, sotto i 30€, e più spesso sotto i 20. Ancora più facile intorno ai 10. PER ORA.

Mi piace che la roba usata torni a vivere, liberandoti di quel che non usi più senza sensi di colpa, chi compra magari evita così di comprare anche solo un pezzo nuovo. L’industria del fashion è devastante. Per cui, bella Vinted.

Ora ti saluto perché devo andare in un centro di assistenza fiscale qui dietro l’angolo a interrompere una qualunque ricongiunzione dei contributi previdenziali per dirgli «Ciao! Dovrei spedire questo pacchetto di Vinted!» :-)

Ma veniamo all’elenco numerato più previdenziale del webbe:

  1. Ho pubblicato
    • il progetto grafico che ho curato per Liu Jo Living al Salone del mobile di giugno (sì, ci vuole sempre un po’ di tempo per raccontare un lavoro). Dài un’occhiata al progetto completo.
    • l’identità visiva che ho creato per uno studio dentistico specializzato in cure dentali per bambinз e ragazzз. Si chiama Arno Junior, guarda il progetto
    • beh poi il progetto di identità per casarmonica, un auditorium di legno in mezzo alla natura della Val Visdende. Un posto pazzesco, dove tra il 26 e il 30 ottobre 2018 la tempesta Vaia ha abbattuto milioni di alberi distruggendo decine di migliaia di ettari di foreste alpine di conifere. Qui il progetto grafico.
    • ah e l’identità visiva di TAAAC – Torniamo a casa, un progetto ideato da un gruppo di psicologi e pedagogisti dell’Associazione Bateson e da CO Gruppo nato nella primavera del 2020 per offrire ispirazione e vicinanza a genitori e famiglie durante il lockdown. Guardalo qui.
  2. A livello di content, considerato che son passati due mesi dall’ultimo bollettino, ce n’è per tutti i gusti:
    • ti ho raccontato su Instagram due artisti che mi hanno ispirato: uno è Paul Rand e l’altro Jean-Michel Basquiat.
    • a inizio settembre sono tornato al meraviglioso freelance camp di Marina Romea (dove devi venire anche tu l’anno prossimo). Ho realizzato insieme a Camila, come molto di quello che vedi qui, mitica Cami, un reel con un po’ dell’aria che si respira lì, ma soprattutto tante guest star come @alebegoli, @gluca, @brunellalv, @camettii, @chiarabattaglioni, @parlachetipassa, @robyzante, @evalunapunk, @lombardi.lara, @luponellefragole, @pierotaglia
    • ho sfogliato un paio di libri interessanti per te su YouTube: uno è la biografia del designer Erik Spiekermann, un bel libro con la copertina arancione fluorizziamo bucata, e l’altro è un libro un po’ vintage con dei manifesti d’epoca della Riviera romagnola.
    • Ma la vera chicca vintage è questo opuscolo del 1939 della sartoria Zegna che spiega come si veste l’uomo elegante in date circostanze.
  3. Non so se usi Trello, io sì. Questa è una lista delle scorciatoie da tastiera. Super utile.
  4. People Selling Mirrors è un account Twitter che raccoglie le foto assurde di chi mette in vendita gli specchi. Effettivamente sono un delirio da fotografare. Guarda per credere.
  5. Carlo Bonomi è stato il doppiatore che ha dato la voce a Pingu. Non sapevo che fosse italiano e che fosse così bravo. È morto da poco, RIP, e mi sono imbattuto in questo video in cui lo si vede all’opera. Stupendo.
  6. Da vedere il sito di Steve Jobs Archive, sia per i contenuti che per il layout. Non subito semplice da navigare, troppo minimale, animazioni un po’ aggressive, ma comunque interessante.
  7. Neal Agarwal è un genio, davvero. Si definisce un creative coder, e ti basta andare su neal.fun e vedere quanto ognuno di questi suoi ‘giochi’ sia esattamente il sito mono funzione super divertente e intelligente che mi piace navigare. Vabbè già l’url .fun, quanto è figo. Buon viaggio, ci vediamo tra due giorni.
  8. Il tema musicale di Better Call Saul suonato dalla band che l’ha creato
  9. L’Archivio Nazionale Cinema Impresa di Ivrea ha realizzato un canale YouTube sul cinema d’impresa. C’è una marea di caroselli, ma anche altri tipi di content interessanti.
  10. Bernd & Hilla Becher sono stati due coniugi tedeschi rinomati per i loro studi sulla fotografia industriale. Fotografavano cavalcavia, stabilimenti e torri idriche, ma ne fotografavano tante e tutte queste foto messe insieme avevano una estetica incredibile. Il MET di New York gli sta dedicando una mostra, e quei santi hanno fatto una visita guidata con il curatore e l’hanno condivisa su YouTube. Quanto li amo.
  11. Il Museum für Gestaltung di Zurigo ha un sito bellissimo, davvero ben fatto, ricchissimo di immagini bellissime. Anche qui, io vorrei di lavoro fare solo questo, girare per questi siti internet ascoltando musica.
  12. Ti lascio con questo video di musicisti metal che provano a decifrare loghi assurdi di band metal, hai presente quelli illeggibili? È un video stupendo, in italiano tra l’altro. E sono bellissimi anche i loghi!
  13. Ora ti saluto.
  14. Seguimi su Instagram, attiva la campanella eccetera, perché nei prossimi giorni annuncerò tipo i nuovi adesivi Emmaboshi, i nuovi calendari 2023 e altre cosine del mondo Boshi che chi prima arriva meglio alloggia.
  15. TVB

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