Ero a pranzo con Andrea in uno di quei posti vegetariani un po’ carini in centro e gli faccio:

  • Hai visto quell’account Twitter che pubblica solo quella parola che viene scritta nel New York Times per la prima volta?
  • Eh?
  • Si chiama @NYT_First_said, lo capisci appena lo vedi. E invece hai visto il nuovo numero di Progetto Grafico? La rivista dell’Aiap?
  • No
  • Questo numero l’ha tutto progettato il duo EEEstudio di Erica Preli ed Emilio Macchia, Erica era all’istituto d’arte con me, pensa che coincidenza.
  • Ah
  • Loro hanno questo stile super riconoscibile, diciamo brutale e tipografico, è interessante. Ad ogni modo hanno usato dei font davvero violenti e, se posso dire, ostentatamente brutti. Ma forse sono io che non li capisco. La cosa carina è che questi font sono fatti e distribuiti gratuitamente da un gruppo chiamato Colllettivo. L’avevi già visto?
  • No
  • Hai visto quel post che ha condiviso Cedaro sul canale Slack di Bologna Front End? Quello sulle bandiere e il css?
  • Beh non ci ho capito una mazza perché parla di codice, ma un link interessante che ci ho trovato è una pagina di wikipedia in cui tutte le bandiere del mondo sono raggruppate per ‘stile’. C’è il gruppo di bandiere con leoni alati, quello delle croci inglesi, quello dell tricolori e via così.
  • No, non l’avevo vista, interessante.
  • Di brutto. E invece hai visto che il fondatore di Basecamp, che dev’essere fissato con gli orologi da polso, ha condiviso il sito di un produttore di orologi svizzero dicendo che è molto bello (il sito). Effettivamente mi è piaciuto di brutto, super elegante, pulito, belle immagini, bei font ecc. Guarda
  • Beh sì carino, ma sono tutti così i siti dei produttori svizzeri di orologi.
  • Ah, vabè, è carino lo stesso. E invece hai sentito di Myspace?
  • No.
  • Praticamente in una migrazione di server dicono di avere perso tutta la musica caricata dal 2003 al 2015.
  • LOL
  • Alcuni sostengono che non sia così fortuito, cioè si erano rotti il ca di portarsi dietro centinaia di gigamilioni di mp3 vecchi come il cucco che non si caga più nessuno.
  • Può essere.
  • Oh, e il Tampon club lo conosci?
  • No
  • Se ho capito bene c’è questo gruppo clandestino di donne che girano per i bagni degli uffici e dei posti pubblici a lasciare pacchi di assorbenti per chi ne avesse improvvisamente bisogno.
  • Fico.
  • Poi c’è quella storia dei radio button, che sono ispirati ai veri bottoni delle vecchie radio, che quando ne spingevi uno l’altro veniva su.
  • Eh
  • Poi hanno presentato i 50 pittogrammi dei 50 sport per le Olimpiadi di Tokyo 2020. Carine, niente di che, anzi molto sobrie. Non dev’essere così facile tirare fuori cinquanta icone abbastanza diverse una dall’altra e allo stesso tempo coerenti una con l’altra. Beh ce l’hanno fatta.
  • C’è lo skate?
  • Boh, credo di sì. No vabè ti dico questa poi la smetto, hai visto quel tipo che ha raccolto delle foto di pattern dei tessuti di rivestimento dei sedili dei vari servizi pubblici nel mondo? No ti prego lo devi assolutamente vedere, figata.
  • Eh eh
  • No vabè e il tipo inglese che ha fatto un libro con le grafiche dei mattoni inglesi? Mamma mia che figata, capito? I mattoni! Quando l’ho visto volevo
  • chiudere tutto e andare a zappare la terra vero? Emma ormai ti conosco, me lo dici ogni mese, ho visto questo ho visto quello voglio smettere.
  • LOL hai ragione.
  • Vabè paghi tu o pago io?
  • Pago io perché grazie a questo pranzo ho tirato fuori il bollettino.

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