Ho questo trip da qualche anno: stampare le foto, cioè ogni tanto mettermi lì e per settimane ravanare, scremare, scegliere quali ricordi trasformare in oggetti materiali.

Le foto stampate sono belle per tanti motivi che già sappiamo, ma uno che ho scoperto da poco è il momento in cui ne trovi una per caso in una scatola, in mezzo ad altre cose, ad altri ricordi. È come sentire un odore che innesca un flashback.

Scremarle è un lavoro lungo che per molte persone è infernale, ma per me è una sorta di hobby zen. Non ho altri hobby, credo, se non stare su internet. Sì, sarebbe più salutare qualcosa che non prevedesse fissare uno schermo, ma non so se esiste. Ah ecco, sì, giocare a basket, ma ci vuole la gente, il campo, il tempo. Livello di complicazione: sopraffatto.

Scegliere le foto mi prende settimane perché non lo posso fare tutto d’un fiato come mi piacerebbe, bisogna cenare, o fare la pipì, o lavorare. Ti racconto la mia tecnica: utilizzo Adobe Lightroom, ma penso possa bastare un qualsiasi programma di gestione delle foto. Scorro tutte le foto e a quelle decenti assegno 4 stelle, spingendo il 4 sulla tastiera. Momento difficile: scegliere tra le 10 foto di gruppo tutte identiche in cui però una ha gli occhi chiusi, ma nell’altra fa una smorfia, nell’altra ancora siamo mossi ecc.

Dopodiché filtro quelle con 4 stelle e vedo a quali dare 5 stelle. Fondamentale dormirci sopra, aspettare un giorno o due per decidere se quella foto vale davvero la pena consegnarla a storia o meno.

Una volta scremate le tre-quattrocento foto buone degli ultimi tre anni si esportano in una cartella dedicata e si procede all’upload sul sito di chi stampa, io uso Rikorda.it, che purtroppo non mi dà una lira per menzionarlo.

Ah truck interessante che ho imparato col tempo: rinominare i file con la data e l’ora in cui sono state scattate. Mamma, naturalmente lo faccio grazie al computer, mica a manina, ma sei matta. Si chiama tipo rinomina in batch o giù di lì. Questo fa sì che quanto lo stampatore sul retro della foto stampa il nome del file, ti ritrovi data e ora in cui è stata scattata. Non male no?

Ma non è finita, quando sono sul sito dello stampatore, devo anche scegliere quante copie stampare di quelle foto di gruppo, perché mi piace regalare allз amichз le foto in cui siamo insieme. Per me è una cosa troppo carina. Ricordi, ricordi.

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Ma veniamo alla lista numerata più organizzata del webbe:

  1. sto lavorando alacremente al Metodo Boshi, dove sto pubblicando link e ragionamenti, sto iniziando a fare le dirette del venerdì pomeriggio alle 15 che poi restano anche registrate, sto cercando di capire bene i meandri del paywall e dell’abbonamento mensile e sto raccogliendo tanti feedback dalle beta tester. Tieniti prontə Camila perché tra poco ti ci invito.
  2. sono stato alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna a trovare ispirazione e anche quest’anno ho visto illustrazioni e libri meravigliosi, soprattutto in zona Corea del Sud. Il report fotografico lo troverai sul Metodo.
  3. ho ascoltato un bell’episodio del podcast Freakonomics sul perché ci sono tanti cattivə boss. Mi viene in mente il libro Il pessimo capo della mitologica Domitilla Ferrari, che spero mi stia leggendo.
  4. mi sono guardato a spizzichi e bocconi un asta di Sotheby’s in diretta per vedere se è come nei film. Ed è come nei film! Incredibile, gente al telefono che piazza rialzi, centinaia di migliaia di pound ad alzata di mano. Super.
  5. Nino Frassica, mio idolo indiscusso, è andato ospite da Gianluca Gazzoli e mi è piaciuto vedere il colosso Nino che improvvisa e spiazza il giovane Gazzoli che ha il solo difetto di essere umano. È un bellissimo tuffo nello stile Frassica.
  6. albumwhale.com è un sito dove la gente può creare delle playlist visuali di dischi, anche tu puoi registrarti e creare le tue, ma a me piace scoprire quelle degli altri.
  7. YouTube è il mio riferimento quotidiano per l’intrattenimento long form (sopra il minuto intendo). Siccome da un po’ di tempo sto seguendo Sofia Goggia, grande sciatrice, mi sono imbattuto in questo video di un giovane youtuber, impacciato ed entusiasta, che passa un giorno con lei.
  8. Adoro vedere il dietro le quinte degli spettacoli e quindi vado in brodo di giuggiole quando il National Theatre di Londra ha la cura e la gentilezza di confezionare un video così interessante su come hanno realizzato lo spettacolo The Boy with Two Hearts intervistando la video designer, la lighting designer e la sound designer.
  9. qualcunə mi ha parlato di mymind.com, uno strumento per salvare link e appunti in maniera visuale e rivoluzionaria. Loro dicono: Remember everything. Organize nothing. Io non credo che lo proverò perché sono pigro, ma il sito è super bello e magari a te può interessare.
  10. Norman Nielsen è uno di quei punti di riferimento insuperabili per chi lavora nello UX e UI design, magari già lo sai magari no. Ad ogni modo hanno pubblicato questo video di 3 minuti semplicissimo (bravз raga) in cui ci parlano di ‘carico cognitivo’ e come minimizzarlo per creare progetti più usabili e intuitivi. In pratica la mia missione di vita.

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