Le case della scienza

Rebranding per un festival della cultura scientifica e tecnologica

Le case della scienza

Dal 2008 il Comune di Imola organizza Le Case della scienza un festival dedicato alla divulgazione scientifica e tecnologica. Per l'edizione del 2021, svolta interamente online a causa della pandemia, ha voluto ripensare interamente la propria identità visiva, partendo dal logo per arrivare a tutti i materiali coordinati.

Il redesign del logo

La vecchia identità visiva, composta dal logo con i tre tetti e la scritta tutta su una riga, era diventata difficilmente applicabile nei materiali coordinati e poco efficace dal punto di vista dell'appeal.

Il mio progetto quindi è partito proprio dal ridisegno dell'icona, seguita dalla scelta di un font bastoni contemporaneo che garantisse una grande leggibilità del testo e allo stesso tempo conferisse un aspetto tecnologico. Ho basato l'interno concept visivo sulla forma triangolare più semplice possibile per ricordare l'idea di casa, e la creazione di una palette di colori brillanti.

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Il redesign del logo (prima / dopo)
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La palette cromatica
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Il logo e le varianti colore

Il visual generale

Insieme al redesign dell'icona ho ragionato su un visual modulare e dal forte impatto visivo. Il manifesto 70x100 con il titolo dell'edizione corrente al centro, vede come sfondo una ripresa della forma icona del logo.

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Il redesign del manifesto (prima / dopo)

L'intero sistema di identità

Stabiliti i pilastri dell'identità visiva (logo e manifesto), ho progettato le varianti colore del manifesto alternando le cromie e avere una affissione multi soggetto in giro per la città.

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Varianti colore del manifesto 70x100 cm
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Il manifesto 6x3 m

Svolgendosi interamente online, questa edizione necessitava anche di un format grafico per le copertine video degli eventi.

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Copertine video
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L'impaginato del programma

Ipse dixit

Alessandro Pirani

Alessandro Pirani

Senior Partner

Co Gruppo

Il primo impatto: l’accoglienza. Un ascolto accogliente, attento, sobrio, mai supponente, capace di proporre (senza imporre) al cliente un’interpretazione dei suo desideri - per definizione non chiari.

A me piace affidarmi a occhi chiusi ai consulenti, con loro è possibile: competitivi, veloci, precisissimi.

Confermano che il cliché dei creativi geni e sregolatezza è appunto questo. Un cliché.