La Fondazione Villa Emma di Nonantola è nata ispirandosi alla vicenda di solidarietà che tra l’estate del 1942 e la primavera del 1943 ha salvato la vita a 73 ragazzi ebrei in fuga da Germania, Austria e Jugoslavia, ospitandoli e proteggendoli.

Oggi la Fondazione ha in progetto di costruire un luogo per la memoria di fronte alla villa protagonista della vicenda (da cui il nome del progetto «Davanti a Villa Emma»), e ha organizzato un convegno internazionale in cui studiosi da tutto il mondo rifletteranno sui risultati di una ricerca durata tre anni.

Per questo progetto abbiamo curato l’identità visiva e il sito, insieme ad Ada e Just Now.

Lo studio del logo è iniziato isolando un elemento architettonico concettualmente importante della villa: l’entrata. I tre archi che metaforicamente rappresentano la soglia tra la fuga e la salvezza, il dentro e il fuori, il prima e il dopo.

Gli archi, e il loro ritmo, sono stati legati in un solo segno, un filo aperto e potenzialmente ripetibile all’infinito. Un simbolo della necessità di portare avanti la Memoria e di come passato e futuro siano collegati.

Questo elemento, che diventerà poi il logo della Fondazione Villa Emma, è stato fatto evolvere, specchiandolo a rappresentare lo spazio antistante la Villa, dove il memoriale sarà eretto, che è al centro del progetto «Davanti a Villa Emma».

Il font razionale e geometrico della scritta «Villa Emma», che diventerà il font istituzionale della Fondazione, è giustapposto ad un font stencil per «Davanti a», adatto a restituire l’idea di cantiere. Esattamente quello che il progetto «Davanti a Villa Emma» rappresenta.

Il colore dominante è il verde, come verde è l’appezzamento di terreno dove sorgerà il luogo fisico, davanti a Villa Emma.

Il layout del sito responsive, è focalizzato sulla chiarezza e la fruibilità dell’archivio audiovisivo della Fondazione con testimonianze dei sopravvissuti, documenti del convegno, racconto della storia.

davantiavillaemma.org →

Ipse dixit

Lisa Lazzarato

Partner

Formicablu

Pennarelli colorati e foglio bianco, Emanuele. iPad, io. Così al primo incontro, buttando giù idee del progetto grafico di una versione ibook della Divina Commedia. Da lì è partita la nostra collaborazione, nient'affatto analogica alla fine.

Creatività, disponibilità e capacità di fornire soluzioni funzionali ed eleganti, queste le qualità che più ho apprezzato in quelli di Emmaboshi studio.

Iniziamo?

Parliamo del tuo prossimo progetto, non vedo l'ora di iniziare.

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