99 objects è un progetto artistico, editoriale e di design curato dal duo artistico bolognese PetriPaselli che racconta il tema del collezionismo (e dell’accumulazione).

Sin dal nostro primo incontro, in cui mi hanno parlato del progetto di fare dei libri fotografici (o meglio delle bookzine) su sterminate collezioni di oggetti pop, mi sono innamorato del progetto.

Ogni numero di 99 objects è monotematico, il primo sui posacenere souvenir, il secondo sui portachiavi anni '90, il terzo sui trofei di bocce e via dicendo per 99 uscite, a cadenza trimestrale. Completamento stimato del progetto: 2048.

Come approcciare l'identità visiva di un progetto artistico e fotografico? L'unica strada percorribile era quella della massima sobrietà, un'identità visiva silenziosa e chiara, che lasciasse il maggior spazio possibile sul palcoscenico alle fotografie.

Dal logo sono state sviluppate le versioni alternative in formato quadrato.

Ma il vero nucleo di tutto il progetto è stato il progetto della gabbia di layout del il libro in se, che è 99% fotografico.

Per sfruttare quell'1% riservato alla tipografia e alla grafica ho voluto strutturare il layout in modo molto razionale, senza disturbare il respiro delle fotografie, rendendo tuttavia la copertina riconoscibile.

Per l'uscita del primo volume di 99 objects PetriPaselli mi ha chiesto anche di curare un poster originale.

Basandomi sui 99 posacenere souvenir ho isolato le parti tipografiche, ovvero i nomi delle città, creando una texture che ho usato per creare un posacenere che racchiudesse tutti i 99 presenti nel libro.

Un secondo esperimento sullo stesso soggetto mi ha portato a creare anche un trittico di poster.

Estraendo un mosaico di colori dai 99 soggetti ho creato un pattern che ho usato come base sulla quale ho applicato tre diverse immagini (prese dai posacenere di Montecatini, Lugano e del lago di Misurina) connotandoli poi ulteriormente con tre dominanti cromatiche (blu, magenta e verde).

I poster, stampati in tiratura limitata di cinquanta copie numerate e firmate sono stati presentati alla galleria Adiacenze di Bologna il 3 febbraio 2018.

Ipse dixit

Paolo Cunial e Giovanna Sammarro

Brio gluten free bakery

Abbiamo affidato ad Emmaboshi il lavoro su naming, logo, immagine coordinata, illustrazione, campagna, flyer, decorazione per la nostra attività commerciale a Verona.

Ci siamo incontrati con Emanuele per chiarire in che direzione volevamo andare e su che territori volevamo lavorare, mostrandogli alcuni spunti visivi. Le nostre idee erano molte (e credo anche un po’ confuse) ed il confronto ci ha aiutato a fare chiarezza. Emanuele è stato in grado, in brevissimo tempo, di accogliere le nostre proposte e rielaborarle coordinando in modo eccellente l’equipe di professionisti con cui collabora.

Siamo stati molto contenti del risultato di tutto il lavoro perché ha completamente soddisfatto le nostre aspettative e sta ricevendo continui apprezzamenti dai clienti. Durante lo svolgimento del progetto lo studio Emmaboshi ha dimostrato preziose doti: creatività, intuito, competenza, precisione, puntualità, pazienza, passione.

Per questo siamo certi che torneremo a lavorare con Emmaboshi e non esitiamo a consigliarlo ad altri.

Iniziamo?

Vogliamo parlare del tuo progetto? Siamo qui.

Lets gooooooooo