Da formica ho vissuto mille anni
e nessuno non si è accorto
perché noi formiche siamo tutte uguali.
Tutto questo è una pubblicità per quel paio di scarpe che mi sono durate a lungo.
Ora vai. Ma prima di uscire ricordati di farti brutto. Spalmati addosso la merda e copriti con quegli stracci pieni di vomito e di piscio. Una volta là fuori, ricordati di non guardare nessuno in faccia. Qui ti ammazzano per molto meno. E l'aria... respira solo quella che altri hanno espirato. Se per la strada senti le donne e bambini urlare, non prestare loro attenzione, vai avanti. Infine, se quando arrivi alla tua destinazione, il negozio sarà chiuso o il
lokum sarà finito, pazienza, prenderemo il caffè senza.
Con l'avvicinarsi dell'inverno il buio si faceva prima del dovuto e ciò impediva alla madre maestra della vergine immediata (con la cadenza sulla i) di vedere le cose come in luce lo erano. Le lancette del suo orologio erano scure e si confondevano con lo sfondo, anch'esso nero. Così madre maestra decise di darle una verniciata. Il meccanismo cinese movimentato da una mini stilo AA non era preparato per un simile ritocco e si trovò con le lancette estremamente pesanti. Il risultato era significativo. La lancetta dei secondi percorreva la prima metà del giro in caduta libera impegnando per tale tragitto poco più di un secondo. Per la seconda metà si arrampicava come per la sopravvivenza del tempo stesso e recuperava il tempo perso nella caduta. In verità, il minuto era compiuto senza ritardo.
-riki, rrrriki. Il mio pappagallo pronunciò il proprio nome in modo diverso, come se volesse dire le cose diverse. Io ne ero convinto, quelle erano le sue ultime parole e dietro quelle si nascondeva una storia d'amore. Sì, lui amava la mia maestra di elementari. Signora Ivana. Si vedevano di nascosto. Di notte quando mi addormentavo, Riki apriva la sua gabbia e volava da lei. Lei li leggeva le dolci poesie e lui rispondeva con il canto d'amore. Si amavano così. Ivana desiderava i paesi lontani, ma il regime non gli permetteva di fare le belle vacanze. Anche lei era un uccello in gabbia, e solamente nella gabbia si cantano i canti della libertà, proprio come nella libertà si ingabbia nella solitudine. Condividevano lo stesso odore, e quando lei mi puniva in classe, mi puniva anche per la gelosia. Non ho mai detto niente. Ma ora che tutti e due hanno abbandonato questo mondo, ve lo dirò. Quello sì che era amore.
Il miracolo non stava tanto nel fatto che il postino quella mattina aveva consegnato la pensione con un aumento del 10 per cento a zia Dina, quanto che la stessa pensione, compreso l'aumento, fu portata via dalla Madonna di Loreto in persona, mezz'ora dopo. La Zia non era abituata alle apparizioni di questo tipo e all'inizio si spaventò. Ma la Madonna era una donna calma e tra una sigaretta e l'altra spiegò a Dina che la sua pensione è indispensabile per portare a termine il disegno divino. Dopo aver convinto la vecchietta di consegnarle la pensione, la madonna la salutò e la zia rispose con: "Vai in pace". E lei andò in pace, forse anche quella stessa sera. Perchè il mattino seguente la trovarono stecchita sotto un ponte. Qualcuno le aveva fatto un brutto scherzo vendendole invece di eroina un po' di buon intonaco sbriciolato. Il cuore non fu tanto felice di questo fatto e si fermò. Apparenza inganna e il primo ad accorgersi dell'inganno è proprio il cuore.
Nuovo prestigioso contributor per Emmaboshi. Vi presento
Momak che scriverà
Sostanze. Grandi temi con piccole parole. Qui sotto trovate il primo pezzo.
Enjoy!