L’offerta enigmistica

Domande di cui la risposta è dentro di te.

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La cucina di nonna papera

Pubblicato in Archivio storico, L’offerta enigmistica, La cucina italiana


Libro di ricette di Nonna Papera, ancora utilissimo.

E bellissimo.

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L'anello della vita

Pubblicato in Archivio storico, L’offerta enigmistica, La cucina italiana


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Amo la ribollita

Pubblicato in Archivio storico, Dal vivo, L’offerta enigmistica, La cucina italiana


E mi piace ribollirla all'infinito.
Miracolo della verdura.

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L'apoteosi del pisello

Pubblicato in Archivio storico, L’offerta enigmistica, La cucina italiana


di Pasquale Pignalosa



Uno dei tormentoni delle nonne, quando ricordano i tempi duri della II guerra mondiale, riguarda la mancanza di cibo e di pranzi a base di baccelli di pisello lessati. Oggi questo utilizzo dei cosiddetti scarti della cucina è stato sbandierato da chef rinomati come “avanguardia nella tradizione” e quindi anche noi invidiosi e curiosi, possiamo provare a fare qualcosa di elaborato in omaggio ai sacrifici fatti dalle nostre nonne. È comunque risaputo che nel baccello, così come nella buccia degli agrumi, delle mele ecc. , si trovano vitamine e sali minerali in grande quantità. Innanzitutto bisogna prendere una quantità a piacere di baccelli di piselli freschi lavarli, togliere il filo staccando un pezzetto di buccia dal picciolo e venendo giù velocemente. È più facile a farsi che a dirsi. Poi i baccelli vanno lasciati in un recipiente, ricoperti di acqua tiepida e bicarbonato per almeno 2 ore. Si mette quindi a bollire un pentolone di acqua non salata, si calano i baccelli e si cuociono per una ventina di minuti. Poi si frulla il tutto con il mixer a immersione. Infine lo si versa nel colino cinese per ottenere il brodo e scartare le fibre dei baccelli. Provate poi a fare un bel risotto, in maniera classica col riso carnaroli, usando quel brodo di piselli al posto del brodo vegetale. Io ho fatto un risotto con ¾ di brodo di baccelli e ¼ di fumetto di pesce, e vi ho inserito i piselli, fettucce di calamaro e code di gambero sgusciate. Il sapore di pisello era straordinariamente esaltato (non nel senso che pensate voi) e i gamberi erano a casa loro. Naturalmente, seguendo la certosina regola del maestro Vissani, i piselli erano stati sgusciate e cotti più che al dente.

Un intreccio di glassa di marshmellow

Pubblicato in Archivio storico, L’offerta enigmistica, La cucina italiana


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La cucina italiana: Ranocchi

Pubblicato in Archivio storico, L’offerta enigmistica, La cucina italiana


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Qui c'è qualcosa che ho fatto io, ma cosa?

Pubblicato in Archivio storico, L’offerta enigmistica, questo l’ho fatto io, tramite ADA


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Indovina il cuoco

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L'offerta enigmistica di Emmaboshi

Pubblicato in Archivio storico, L’offerta enigmistica


Si parte oggi con la beta dell'offerta enigmistica di Emmaboshi. Ricchi premi in palio.

Come la ghiacciolosa, ombrellonosa e sabbiosa Settimana Enigmistica insegna, in questa immagine, scattata pochi giorni fa all'ingresso dell'enoteca Alto Tasso, c'è un particolare che non torna. Di che si tratta? Mentre elaborate i dati vi potrebbe interessare la scoperta che ho fatto sulla incommensurabile Wikipedia.

I colori, abbinati al nero nella testata della Settimana Enigmistica, sono sempre e solo tre, blu verde o rosso e - soprattutto - si susseguono sempre in quest'ordine! Inoltre vengo a sapere che, se il numero della rivista è dispari, il personaggio del cruciverba in copertina è femminile, se invece è pari è maschile. Pazzesco.

Ma secondo voi perché? Infine, voi usate la matita o la penna per le parole crociate?

Cioè siete definitivisti o cancellazionisti?

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